Giove: "Revival" della SEB

Da Sezione Pianeti UAI.

2007

C. Go (Filippine): la macchia iniziale, 17 maggio 2007

Il 2007 è stato un anno di "Risveglio Globale" dell'attività atmosferica di Giove: dopo la produzione di una massiccia Banda Equatoriale, l'apparizione di due proiezioni sul bordo della SEB ("S. Tropical Disturbances"), una vigorosa eruzione di macchie che ha riformato la NTB, la cessazione dell'attività interna nella SEB e lo sbiadimento della componente Sud di questa fascia, si è avuto il cosiddetto "SEB Revival" (rivitalizzazione della SEB).

Il fenomeno era prevedibile per il fatto, ormai acclarato, che l'attività del pianeta tende a seguire certi schemi determinati, osservati più volte nel secolo scorso. Tuttavia quest'ultima perturbazione ha colto di sorpresa, perché è iniziata in anticipo rispetto a quanto si poteva supporre.

T. Kumamori (Giappone): 4 giugno 2007; schema di sviluppo, secondo l'interpratazione di J. Rogers

Di norma un "SEB Revival" inizia qualche tempo dopo che la SEB (o almeno la componente Sud) si sono completamente affievolite (e la Macchia Rossa rinforzata d'intensità). Invece, in questo caso la fascia aveva appena iniziato a sbiadire, quando C. Go (Filippine) ha richiamato l'attenzione su di una macchia bianca apparsa il 17 maggio all'interno di una precedente macchia scura, piuttosto compatta, posta qualche decina di gradi dietro la Macchia Rossa.

Nei "Revival" classici si osserva un grosso dettaglio iniziale, dal quale emergono velocemente treni di macchie che si propagano generalmente lungo tre correnti atmosferiche: il "jetstream" retrogrado posto sul suo bordo Sud della SEB, con macchie che viaggiano veloci verso longitudine crescente; il grande "jetstream" equatoriale, posto sul bordo Nord, che va altrettanto veloce ma in direzione opposta (prograda); e un "central branch" di velocità intermedia, all'interno della SEB. Questi treni di macchie riformano, attraverso fasi di attività caotica, la fascia in precedenza scomparsa.

Sviluppo del "Revival": T. Olivetti, 8 giugno 2007
Questa perturbazione ha seguito lo stesso schema di massima. La macchia iniziale ha prodotto macchie scure di "jetstream" che avanzavano sul bordo Sud della SEB (retrograde), mentre davanti ad essa si allontanavano macchie bianche, in direzione della Macchia Rossa. Questo schema di attività sembra seguire esempi storici di "revival" anticipati, come quello del 1949, anch'esso nato da una macchia chiara prodottasi al centro di una precedente scura. Evento analogo è stato seguito nel 1979 dalle sonde Voyager, ed era avvenuto mentre la fascia era normalmente scura (in questo caso si usa parlare di "mid-SEB outbreak").

Il precedente "SEB revival" avvenne nel 1993; l'ultimo "mid-SEB outbreak" è più recente, essendo stato seguito nel 2005-06.


2010

C. Fattinnanzi, 14 novembre 2010: la macchia chiara iniziale, pochi giorni dopo l'inizio del fenomeno, circondata da dettagli scuri

Nella seconda metà del 2009 la SEB ha cominciato a indebolirsi, e il fenomeno si è protratto per tutto il 2010, con la fascia ridotta a un fantasma di veli, pur riconoscibile nelle immagini digitali. La Macchia Rossa, come sempre in questi casi, ha accentuato il colore e l'intensità. Nel giugno 2010, il bordo sud della tenue SEB si è popolato di numerose, piccole proiezioni scure, che transitavano in senso retrogrado, cioè verso longitudine crescente. Macchie scure all'interno della SEB, prodottesi nel 2009, sono sopravvissute l'anno seguente, trasformandosi in aree debolmente chiare, affiancate da veli grigi.

Da una di queste formazioni ha preso avvio la rivitalizzazione della fascia. Il 9 novembre 2010 è apparsa una macchia luminosa, prominente a tutte le lunghezze d'onda del visibile e del vicino infrarosso (ivi compresa la banda di assorbimento del metano a 889 nm, ciò che ne segnala l'alta quota atmosferica). Da questa sorgente sono scaturite nei giorni successivi strisce scure e dettagli caotici; è stata seguita la nascita, e il rapido sviluppo, di numerose altre macchie chiare, gigantesche aree di convezione ascendente, che portavano alla superficie del manto nuvoloso materiale proveniente dagli strati sottostanti.

T. Olivetti, 31 dicembre 2010: dettagli caotici in espansione entro la SEB che va riformandosi

Nel giro di poche settimane, la regione interessata si presentava come un coacervo di dettagli. La perturbazione si è allungata in longitudine, mentre da essa si dipartivano, viaggiando in senso retrogrado lungo il bordo sud della SEB, condensazioni scure di varia taglia, che andavano a sostituire o a sovrapporsi alle piccole proiezioni preesistenti. Questi dettagli sono giunti nei pressi della Macchia Rossa in gennaio.

M. Cardin, 1 febbraio 2011: le due componenti della SEB, scure e irregolari

Sull'altro lato della SEB, il bordo nord della fascia si andato scurendo, e a fine 2010 hanno cominciato a transitare condensazioni irregolari, questa volta in senso progrado, che hanno raggiunto anch'esse la Macchia Rossa.

Il pianeta non era ormai lontano dalla congiunzione eliaca, e le osservazioni si sono fatte più rade e a minor risoluzione: fra gennaio e febbraio 2011 la SEB era di nuovo scura, costituita da due componenti frastagliati, separati da una zona intermedia chiara. La Macchia Rossa, come in genere succede in questa fase del "Revival", una volta circondata dal nuovo materiale scuro, è divenuta più debole, pur rimanendo colorata ed evidente fino alle ultime immagini di marzo.

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