Marte: L'osservazione digitale

Da Sezione Pianeti UAI.

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* devono rispettare una priorità nell'importanza dei filtri.
* devono rispettare una priorità nell'importanza dei filtri.
Nel seguito approfondiamo brevemente questi due aspetti.
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Per una panoramica comune a tutti i pianeti si raccomandano le [[Come osservare|pagine sulle tecniche e gli standard di ripresa]].  
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Per una panoramica comune a tutti i pianeti si raccomandano le [[Collaborare con la Sezione|pagine sulle tecniche e gli standard di ripresa]].  
== L'orientazione dell'immagine ==
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Quando si riprende un pianeta, a priori l'insieme camera-telescopio può essere ruotato in modo arbitrario rispetto al Nord del pianeta o al Nord celeste. In generale, accade spesso che l'osservatore preferisce ruotare la camera in modo che il Sud sia verso l'alto, ma ciò viene fatto "a occhio" in modo rapido e approssimato.
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In realtà per ogni ripresa marziana, l'orientazione del disco del pianeta dovrebbe essere nota con precisione, e riportata sull'immagine stessa. Ciò è ancor più necessario se l'immagine è di buona qualità, poiché in questo caso la maggiore nitidezza dei dettagli può essere sfruttata per ottenere misure più affidabili della posizione dei dettagli.
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Come ottenere, quindi, l'orientazione corretta del pianeta sull'immagine? Occorre semplicemente determinare la direzione del Nord celeste oppure, con un risultato equivalente, della direzione Est-Ovest, perpendicolare alla precedente.
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Per farlo, vi sono due metodi:
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* si può
Specificare in modo chiaro e preciso l’orientazione del disco del pianeta, ruotandolo in modo che Nord sia in basso, il lembo precedente (p) a sinistra, seguente (following, f) a destra; oppure, riportando un crocicchio con le annotazioni N, S, p, f. In alcuni casi è impossibile risalire a posteriori all’orientazione, specialmente se c’è stato un ribaltamento speculare con scambio p-f.
Specificare in modo chiaro e preciso l’orientazione del disco del pianeta, ruotandolo in modo che Nord sia in basso, il lembo precedente (p) a sinistra, seguente (following, f) a destra; oppure, riportando un crocicchio con le annotazioni N, S, p, f. In alcuni casi è impossibile risalire a posteriori all’orientazione, specialmente se c’è stato un ribaltamento speculare con scambio p-f.
== Quali filtri? ==
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Non riprendere Marte senza filtri IR-cut o IR-pass (per quest’ultimo va bene un filtro rosso). In caso contrario l’immagine non è utilizzabile.
Non riprendere Marte senza filtri IR-cut o IR-pass (per quest’ultimo va bene un filtro rosso). In caso contrario l’immagine non è utilizzabile.
Includere, quando è presente l’immagine a colori, i canali separati R, G, B. Tutti i dischi devono avere le stesse dimensioni.
Includere, quando è presente l’immagine a colori, i canali separati R, G, B. Tutti i dischi devono avere le stesse dimensioni.
Evitare con massima cura di “tagliare” il bordo del pianeta, sia annerendo eccessivamente il fondo del cielo, che ritagliando il disco per incollarlo su fondo nero. Il bordo deve restare naturale, mostrando la sua graduale sfumatura verso il fondo dell’immagine. Il bordo ritagliato impedisce qualunque misura sull’immagine.
Evitare con massima cura di “tagliare” il bordo del pianeta, sia annerendo eccessivamente il fondo del cielo, che ritagliando il disco per incollarlo su fondo nero. Il bordo deve restare naturale, mostrando la sua graduale sfumatura verso il fondo dell’immagine. Il bordo ritagliato impedisce qualunque misura sull’immagine.

Versione delle 16:54, 8 apr 2007

Scopi dell'osservazione CCD

A partire dall'apparizione del 2001, ed ancor più nel 2003, l'osservazione di Marte tramite webcam e CCD si è andata affermando. Parallelamente, è stato necessario definire le modalità per produrre immagini non soltanto belle, ma anche "utili". Per farlo, occorre tenere a mente gli obbiettivi dell'osservazione:

  • Misurazione dei dettagli di superficie, per evidenziare la variazione dei confini delle macchie di albedo.
  • Misurazione della posizione dei dettagli legati a fenomeni atmosferici: nubi di vapore o polveri, nebbie, ecc.
  • Misurazione del contorno delle calotte polari e delle loro variazioni stagionali.
  • Stima delle variazioni cromatiche.
  • Analisi della trasparenza atmosferica generale e del "violet clearing".

Per svolgere questi compiti, è necessario disporre di osservazioni che soddisfano principalmente due criteri:

  • devono essere correttamente orientate;
  • devono rispettare una priorità nell'importanza dei filtri.

Nel seguito approfondiamo brevemente questi due aspetti. Per una panoramica comune a tutti i pianeti si raccomandano le pagine sulle tecniche e gli standard di ripresa.

L'orientazione dell'immagine

Quando si riprende un pianeta, a priori l'insieme camera-telescopio può essere ruotato in modo arbitrario rispetto al Nord del pianeta o al Nord celeste. In generale, accade spesso che l'osservatore preferisce ruotare la camera in modo che il Sud sia verso l'alto, ma ciò viene fatto "a occhio" in modo rapido e approssimato.

In realtà per ogni ripresa marziana, l'orientazione del disco del pianeta dovrebbe essere nota con precisione, e riportata sull'immagine stessa. Ciò è ancor più necessario se l'immagine è di buona qualità, poiché in questo caso la maggiore nitidezza dei dettagli può essere sfruttata per ottenere misure più affidabili della posizione dei dettagli.

Come ottenere, quindi, l'orientazione corretta del pianeta sull'immagine? Occorre semplicemente determinare la direzione del Nord celeste oppure, con un risultato equivalente, della direzione Est-Ovest, perpendicolare alla precedente. Per farlo, vi sono due metodi:

  • si può

Specificare in modo chiaro e preciso l’orientazione del disco del pianeta, ruotandolo in modo che Nord sia in basso, il lembo precedente (p) a sinistra, seguente (following, f) a destra; oppure, riportando un crocicchio con le annotazioni N, S, p, f. In alcuni casi è impossibile risalire a posteriori all’orientazione, specialmente se c’è stato un ribaltamento speculare con scambio p-f.

Quali filtri?

cco comunque una classifica, nel caso in cui non si riesca a fare tutto. Si noti che alcune bande vengono in coppia, perchè da sole dicono poco: 1) R e B (le differenze permettono di valutare le nubi) 2) G (idem, come sopra, con informazione aggiunta) 3) IR (per vedere meglio le strutture al suolo e le nubi di polvere molto dense; ottimo in caso di seeing non buono) 4) UV (nubi ..al massimo del loro contrasto; nessuno ci prova?) Poi c'è un'altra questione: _cosa mettere nella scheda in priorità_? Direi che la lista è come sopra, _per i canali separati, che dovrebbero sempre comparire_. In più, è molto utile (nonchè bello!) avere la composizione RGB. Da notare che i vari RRGB e IRGB tendono a diminuire l'impatto delle strutture atmosferiche: anche se il contrasto è più elevato, le immagini così ottenute contengono meno informazione e sono, per quanto mi riguarda, praticamente inutili.


Non riprendere Marte senza filtri IR-cut o IR-pass (per quest’ultimo va bene un filtro rosso). In caso contrario l’immagine non è utilizzabile. Includere, quando è presente l’immagine a colori, i canali separati R, G, B. Tutti i dischi devono avere le stesse dimensioni. Evitare con massima cura di “tagliare” il bordo del pianeta, sia annerendo eccessivamente il fondo del cielo, che ritagliando il disco per incollarlo su fondo nero. Il bordo deve restare naturale, mostrando la sua graduale sfumatura verso il fondo dell’immagine. Il bordo ritagliato impedisce qualunque misura sull’immagine.

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