Marte: L'osservazione digitale

Da Sezione Pianeti UAI.

Versione delle 16:39, 8 apr 2007, autore: Paolo (Discussione | contributi)
(diff) ← Versione meno recente | Versione corrente (diff) | Versione più recente → (diff)

Scopi dell'osservazione CCD

A partire dall'apparizione del 2001, ed ancor più nel 2003, l'osservazione di Marte tramite webcam e CCD si è andata affermando. Parallelamente, è stato necessario definire le modalità per produrre immagini non soltanto belle, ma anche "utili". Per farlo, occorre tenere a mente gli obbiettivi dell'osservazione:

  • Misurazione dei dettagli di superficie, per evidenziare la variazione dei confini delle macchie di albedo.
  • Misurazione della posizione dei dettagli legati a fenomeni atmosferici: nubi di vapore o polveri, nebbie, ecc.
  • Misurazione del contorno delle calotte polari e delle loro variazioni stagionali.
  • Stima delle variazioni cromatiche.
  • Analisi della trasparenza atmosferica generale e del "violet clearing".

Per svolgere questi compiti, è necessario disporre di osservazioni che soddisfano principalmente due criteri:

  • devono essere correttamente orientate;
  • devono rispettare una priorità nell'importanza dei filtri.

Nel seguito approfondiamo brevemente questi due aspetti. Per una panoramica comune a tutti i pianeti si raccomandano le pagine sulle tecniche e gli standard di ripresa.

L'orientazione dell'immagine

Specificare in modo chiaro e preciso l’orientazione del disco del pianeta, ruotandolo in modo che Nord sia in basso, il lembo precedente (p) a sinistra, seguente (following, f) a destra; oppure, riportando un crocicchio con le annotazioni N, S, p, f. In alcuni casi è impossibile risalire a posteriori all’orientazione, specialmente se c’è stato un ribaltamento speculare con scambio p-f.

Quali filtri?

Non riprendere Marte senza filtri IR-cut o IR-pass (per quest’ultimo va bene un filtro rosso). In caso contrario l’immagine non è utilizzabile. Includere, quando è presente l’immagine a colori, i canali separati R, G, B. Tutti i dischi devono avere le stesse dimensioni. Evitare con massima cura di “tagliare” il bordo del pianeta, sia annerendo eccessivamente il fondo del cielo, che ritagliando il disco per incollarlo su fondo nero. Il bordo deve restare naturale, mostrando la sua graduale sfumatura verso il fondo dell’immagine. Il bordo ritagliato impedisce qualunque misura sull’immagine.

Strumenti personali