Saturno: Nomenclatura

Da Sezione Pianeti UAI.

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La variabilità di parecchie bande e zone, la loro migrazione in latitudine e la loro difficile osservabilità, in special modo prima che entrassero in uso CCD e webcam, rende più complicato rispetto a Giove stabilire una nomenclatura uniforme. Questo vale soprattutto, ma non esclusivamente, per quanto riguarda le strutture minori del globo. La nomenclatura utilizzata dall'UAI per Saturno è basata su quella proposta da Sanchez-Lavega nel 1977, e corrisponde sostanzialmente a quella usata dalla BAA, mentre rispetto ad altre associazioni (ad esempio l'ALPO) si potrà riscontrare qualche differenza.
La variabilità di parecchie bande e zone, la loro migrazione in latitudine e la loro difficile osservabilità, in special modo prima che entrassero in uso CCD e webcam, rende più complicato rispetto a Giove stabilire una nomenclatura uniforme. Questo vale soprattutto, ma non esclusivamente, per quanto riguarda le strutture minori del globo. La nomenclatura utilizzata dall'UAI per Saturno è basata su quella proposta da Sanchez-Lavega nel 1977, e corrisponde sostanzialmente a quella usata dalla BAA, mentre rispetto ad altre associazioni (ad esempio l'ALPO) si potrà riscontrare qualche differenza.
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La divisione di Encke, storicamente osservata a partire dal 1837 e tuttora facilmente osservabile in un medio telescopio amatoriale, è un minimo di intensità largo e sfumato al centro dell'anello A. Essa NON corrisponde alla divisione cui è stato attribuito questo nome dall'IAU dopo le missioni Voyager. Quest'ultima, nota in precedenza come divisione di Keeler, era ed è eccezionalmente osservabile con grandi diametri sotto cieli perfetti benché visibile (ma non risolta) in molte immagini elettroniche amatoriali
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La divisione di Encke storicamente osservata a partire dal 1837, e tuttora facilmente osservabile in un medio telescopio amatoriale, è un minimo di intensità largo e sfumato posto al centro dell'anello A. Essa NON corrisponde alla divisione cui è stato attribuito questo nome dall'IAU dopo le missioni Voyager. Quest'ultima, nota in precedenza come divisione di Keeler, era ed è eccezionalmente osservabile con grandi diametri sotto cieli perfetti, benché visibile (ma non risolta) in molte immagini elettroniche amatoriali. La divisione di Keeler è attualmente una divisione ancor più sottile e più esterna dell'anello A, del tutto invisibile da Terra. Pur adeguandosi ai dettami dell'IAU, la Sezione Pianeti dell'UAI ritiene che tale attribuzione sia fonte di confusione e storicamente errata.

Versione delle 17:38, 21 mar 2007



La variabilità di parecchie bande e zone, la loro migrazione in latitudine e la loro difficile osservabilità, in special modo prima che entrassero in uso CCD e webcam, rende più complicato rispetto a Giove stabilire una nomenclatura uniforme. Questo vale soprattutto, ma non esclusivamente, per quanto riguarda le strutture minori del globo. La nomenclatura utilizzata dall'UAI per Saturno è basata su quella proposta da Sanchez-Lavega nel 1977, e corrisponde sostanzialmente a quella usata dalla BAA, mentre rispetto ad altre associazioni (ad esempio l'ALPO) si potrà riscontrare qualche differenza.


Avvertenza

La divisione di Encke storicamente osservata a partire dal 1837, e tuttora facilmente osservabile in un medio telescopio amatoriale, è un minimo di intensità largo e sfumato posto al centro dell'anello A. Essa NON corrisponde alla divisione cui è stato attribuito questo nome dall'IAU dopo le missioni Voyager. Quest'ultima, nota in precedenza come divisione di Keeler, era ed è eccezionalmente osservabile con grandi diametri sotto cieli perfetti, benché visibile (ma non risolta) in molte immagini elettroniche amatoriali. La divisione di Keeler è attualmente una divisione ancor più sottile e più esterna dell'anello A, del tutto invisibile da Terra. Pur adeguandosi ai dettami dell'IAU, la Sezione Pianeti dell'UAI ritiene che tale attribuzione sia fonte di confusione e storicamente errata.

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