http://pianeti.uai.it/index.php?title=Saturno:_tecniche_digitali&feed=atom&action=historySaturno: tecniche digitali - Cronologia2024-03-29T09:55:10ZCronologia della pagina su questo sitoMediaWiki 1.15.1http://pianeti.uai.it/index.php?title=Saturno:_tecniche_digitali&diff=4389&oldid=prevIdalprete il 13:14, 19 gen 20092009-01-19T13:14:07Z<p></p>
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<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>L’introduzione delle [[Fotografia|tecniche digitali]], in particolar modo grazie alla diffusione delle webcam, ha permesso anche nel caso di Saturno un enorme salto di qualità. Il semplice fatto di poter produrre facilmente e a basso costo delle ottime immagini (contrariamente a quanto accadeva con la fotografia tradizionale…) ha portato molti astrofili verso l’osservazione planetaria, triplicando o quadruplicando il numero delle osservazioni ricevute ogni anno. A parte questo, nel caso di Saturno esistono almeno due grossi vantaggi di ordine squisitamente “tecnico”:</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>L’introduzione delle [[Fotografia|tecniche digitali]], in particolar modo grazie alla diffusione delle webcam, ha permesso anche nel caso di Saturno un enorme salto di qualità. Il semplice fatto di poter produrre facilmente e a basso costo delle ottime immagini (contrariamente a quanto accadeva con la fotografia tradizionale…) ha portato molti astrofili verso l’osservazione planetaria, triplicando o quadruplicando il numero delle osservazioni ricevute ogni anno. A parte questo, nel caso di Saturno esistono almeno due grossi vantaggi di ordine squisitamente “tecnico”:</div></td></tr>
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<tr><td class='diff-marker'>-</td><td style="background: #ffa; color:black; font-size: smaller;"><div>*'''Misurare la posizione dei dettagli sulle immagini digitali consente di avere dati molto più precisi'''. Semplici confronti condotti tra misure visuali ed immagini CCD e webcam (in RGB e con filtro anti-IR) mostrano che il valore medio delle latitudini dei bordi delle bande di Saturno risulta in genere simile o anche molto simile, ma la dispersione delle misure nelle immagini digitali è molto inferiore: tipicamente, 0,5-2° contro 3-5°. Nel caso di bande dalla visibilità incerta il <del class="diffchange diffchange-inline">=</del>divario aumenta, e anche i valori medi ne risentono (vedi i [[Saturno: Report |''report'']] UAI su Saturno, in special modo quelli posteriori al 2000).</div></td><td class='diff-marker'>+</td><td style="background: #cfc; color:black; font-size: smaller;"><div>*'''Misurare la posizione dei dettagli sulle immagini digitali consente di avere dati molto più precisi'''. Semplici confronti condotti tra misure visuali ed immagini CCD e webcam (in RGB e con filtro anti-IR) mostrano che il valore medio delle latitudini dei bordi delle bande di Saturno risulta in genere simile o anche molto simile, ma la dispersione delle misure nelle immagini digitali è molto inferiore: tipicamente, 0,5-2° contro 3-5°. Nel caso di bande dalla visibilità incerta il divario aumenta, e anche i valori medi ne risentono (vedi i [[Saturno: Report |''report'']] UAI su Saturno, in special modo quelli posteriori al 2000).</div></td></tr>
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<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>*'''È possibile evidenziare dettagli inarrivabili o molto difficili anche per un osservatore esperto'''. Gli esempi migliori sono rappresentati dalle bande minori, e soprattutto da WOS come quelle osservate negli ultimi anni a media latitudine, in particolare in corrispondenza dei jetstreams occidentali alle latitudini di –29° e –42°; per le piccole dimensioni e il basso contrasto, questi dettagli sfuggirebbero sicuramente (come senza dubbio è avvenuto in passato) alla stragrande maggioranza degli osservatori visuali. L’importanza di queste osservazioni si deduce immediatamente dalla tabella inserita nel paragrafo sui dettagli transitori della pagina dedicata al [[Saturno: Il pianeta|pianeta]]: fino alle missioni Voyager i “traccianti” atmosferici osservati sono stati così rari, che non è stato possibile ottenere più di una decina di periodi di rotazione affidabili. I dati delle missioni Voyager, della stessa Cassini e dei telescopi al suolo coprono un arco di tempo limitato o sono sporadici, mentre le osservazioni suggeriscono che le correnti atmosferiche su Saturno potrebbero cambiare in misura anche notevole sul lungo periodo; importanti cambiamenti di intensità e colore di bande e zone, invece, possono verificarsi in periodi brevi, misurabili in settimane. Il contributo del monitoraggio continuativo effettuato dagli astrofili, che oltre a fornire un servizio di allerta permette di avere sia dati nel lungo periodo che una buona copertura di eventi di breve periodo, non è dunque affatto trascurabile. </div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>*'''È possibile evidenziare dettagli inarrivabili o molto difficili anche per un osservatore esperto'''. Gli esempi migliori sono rappresentati dalle bande minori, e soprattutto da WOS come quelle osservate negli ultimi anni a media latitudine, in particolare in corrispondenza dei jetstreams occidentali alle latitudini di –29° e –42°; per le piccole dimensioni e il basso contrasto, questi dettagli sfuggirebbero sicuramente (come senza dubbio è avvenuto in passato) alla stragrande maggioranza degli osservatori visuali. L’importanza di queste osservazioni si deduce immediatamente dalla tabella inserita nel paragrafo sui dettagli transitori della pagina dedicata al [[Saturno: Il pianeta|pianeta]]: fino alle missioni Voyager i “traccianti” atmosferici osservati sono stati così rari, che non è stato possibile ottenere più di una decina di periodi di rotazione affidabili. I dati delle missioni Voyager, della stessa Cassini e dei telescopi al suolo coprono un arco di tempo limitato o sono sporadici, mentre le osservazioni suggeriscono che le correnti atmosferiche su Saturno potrebbero cambiare in misura anche notevole sul lungo periodo; importanti cambiamenti di intensità e colore di bande e zone, invece, possono verificarsi in periodi brevi, misurabili in settimane. Il contributo del monitoraggio continuativo effettuato dagli astrofili, che oltre a fornire un servizio di allerta permette di avere sia dati nel lungo periodo che una buona copertura di eventi di breve periodo, non è dunque affatto trascurabile. </div></td></tr>
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<td colspan="2" class="diff-lineno">Riga 12:</td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>-</td><td style="background: #ffa; color:black; font-size: smaller;"><div><del class="diffchange diffchange-inline">=</del>==Saturno: istruzioni per l’uso<del class="diffchange diffchange-inline">=</del>==</div></td><td class='diff-marker'>+</td><td style="background: #cfc; color:black; font-size: smaller;"><div>==Saturno: istruzioni per l’uso==</div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>Webcam, CCD ed elaborazione digitale non sono delle bacchette magiche e non andrebbero considerate come tali; per sfruttare in modo corretto le loro potenzialità è quindi necessario tener presenti i loro limiti, ed adottare alcuni accorgimenti che si applicano particolarmente al caso di Saturno.</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>Webcam, CCD ed elaborazione digitale non sono delle bacchette magiche e non andrebbero considerate come tali; per sfruttare in modo corretto le loro potenzialità è quindi necessario tener presenti i loro limiti, ed adottare alcuni accorgimenti che si applicano particolarmente al caso di Saturno.</div></td></tr>
<tr><td colspan="2" class="diff-lineno">Riga 26:</td>
<td colspan="2" class="diff-lineno">Riga 26:</td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>-</td><td style="background: #ffa; color:black; font-size: smaller;"><div><del class="diffchange diffchange-inline">=</del>==Elaborazione delle immagini di Saturno (di Christian Fattinnanzi)<del class="diffchange diffchange-inline">=</del>==</div></td><td class='diff-marker'>+</td><td style="background: #cfc; color:black; font-size: smaller;"><div>==Elaborazione delle immagini di Saturno (di Christian Fattinnanzi)==</div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>L'elaborazione dei soggetti planetari ripresi con tecniche webcam (o comunque ottenute dalla somma di fotogrammi tratti da riprese video) è un aspetto decisivo nella produzione di immagini ricche di particolari e scientificamente attendibili.</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>L'elaborazione dei soggetti planetari ripresi con tecniche webcam (o comunque ottenute dalla somma di fotogrammi tratti da riprese video) è un aspetto decisivo nella produzione di immagini ricche di particolari e scientificamente attendibili.</div></td></tr>
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</table>Idalpretehttp://pianeti.uai.it/index.php?title=Saturno:_tecniche_digitali&diff=3871&oldid=prevIdalprete il 10:33, 1 set 20072007-09-01T10:33:48Z<p></p>
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<tr valign='top'>
<td colspan='2' style="background-color: white; color:black;">← Versione meno recente</td>
<td colspan='2' style="background-color: white; color:black;">Versione delle 10:33, 1 set 2007</td>
</tr>
<tr><td colspan="2" class="diff-lineno">Riga 63:</td>
<td colspan="2" class="diff-lineno">Riga 63:</td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>-</td><td style="background: #ffa; color:black; font-size: smaller;"><div>'''Una elaborazione forzata per Saturno per evidenziare i WOS sempre su IRIS potrebbe essere:'''</div></td><td class='diff-marker'>+</td><td style="background: #cfc; color:black; font-size: smaller;"><div>'''Una elaborazione forzata per Saturno per evidenziare i WOS sempre su <ins class="diffchange diffchange-inline">[[Iris a grandi linee|</ins>IRIS<ins class="diffchange diffchange-inline">]] </ins>potrebbe essere:'''</div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>>load @r (carica il canale rosso, ma ripetere poi le stesse operazioni con "g" e "b")</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>>load @r (carica il canale rosso, ma ripetere poi le stesse operazioni con "g" e "b")</div></td></tr>
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<td colspan='2' style="background-color: white; color:black;">← Versione meno recente</td>
<td colspan='2' style="background-color: white; color:black;">Versione delle 10:33, 1 set 2007</td>
</tr>
<tr><td colspan="2" class="diff-lineno">Riga 42:</td>
<td colspan="2" class="diff-lineno">Riga 42:</td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>-</td><td style="background: #ffa; color:black; font-size: smaller;"><div>'''Una elaborazione "tipo" per Saturno su [[Iris a grandi linee<del class="diffchange diffchange-inline">: </del>IRIS]] potrebbe essere la seguente:'''</div></td><td class='diff-marker'>+</td><td style="background: #cfc; color:black; font-size: smaller;"><div>'''Una elaborazione "tipo" per Saturno su [[Iris a grandi linee<ins class="diffchange diffchange-inline">|</ins>IRIS]] potrebbe essere la seguente:'''</div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>>load @r (carica il canale rosso, ma ripetere poi le stesse operazioni con "g" e "b")</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>>load @r (carica il canale rosso, ma ripetere poi le stesse operazioni con "g" e "b")</div></td></tr>
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<tr><td colspan="2" class="diff-lineno">Riga 42:</td>
<td colspan="2" class="diff-lineno">Riga 42:</td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'>-</td><td style="background: #ffa; color:black; font-size: smaller;"><div>'''Una elaborazione "tipo" per Saturno su [[IRIS]] potrebbe essere la seguente:'''</div></td><td class='diff-marker'>+</td><td style="background: #cfc; color:black; font-size: smaller;"><div>'''Una elaborazione "tipo" per Saturno su [[<ins class="diffchange diffchange-inline">Iris a grandi linee: </ins>IRIS]] potrebbe essere la seguente:'''</div></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"></td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>>load @r (carica il canale rosso, ma ripetere poi le stesse operazioni con "g" e "b")</div></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"><div>>load @r (carica il canale rosso, ma ripetere poi le stesse operazioni con "g" e "b")</div></td></tr>
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<tr valign='top'>
<td colspan='2' style="background-color: white; color:black;">← Versione meno recente</td>
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<tr><td colspan="2" class="diff-lineno">Riga 42:</td>
<td colspan="2" class="diff-lineno">Riga 42:</td></tr>
<tr><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"></td><td class='diff-marker'> </td><td style="background: #eee; color:black; font-size: smaller;"></td></tr>
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