Introduzione alla fotografia planetaria

Da Sezione Pianeti UAI.

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== La fotografia sostituisce l'osservazione visuale? ==
== La fotografia sostituisce l'osservazione visuale? ==
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All'inizio del nuovo millennio il numero di fotografie digitali pervenute alla Sezione Pianeti ha, per la prima volta, iniziato a superare il numero dei disegni. In pochi anni, le osservazioni visuali sono state ridotte a una piccola frazione dei contributi ricevuti. La facilità di ottenere belle immagini è sicuramente la causa di questa piccola rivoluzione.
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Quando una tecnica può veramente "sostituire" un'altra? Certamente ciò accade se essa è capace di portare le stesse informazioni, eventualmente aggiungendone di nuove. Ciò vuol dire - ad esempio - che guardando le immagini moderne, dovremmo poterle confrontare con vecchi disegni, per identificare (e misurare) eventi o strutture simili: i contorni di una tempesta marziana, le frontiere delle bande di Giove o Saturno, l'entità della fase di Venere...
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Purtroppo non è così! A causa di molte sottili ragioni (ad esempio: la diversa risposta spettrale della camera; le elaborazioni successive; la calibrazione dei colori; i filtri usati, ecc...) le immagini CCD non sono confrontabili (perlomeno in generale) con i disegni.
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L'osservazione visuale resta quindi la sola ed unica fonte di informazione strettamente confrontabile con un corpus storico di osservazioni che risale nel passato per quasi due secoli. Abbandonare il visuale per la fotografia potrebbe voler dire spezzare quella continuità di registrazioni ottenute con un metodo omogeneo, che le rende così preziose. Per questo motivo, non abbandoniamo l'osservazione visuale.
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Inoltre, l'osservazione visuale permette di prendere coscienza dei molteplici problemi e difficoltà strumentali, e di entrare in confidenza con i pianeti allo studio e le loro caratteristiche. Essa ha quindi uno scopo didattico ineguagliabile, essendo oltretutto disponibile a tutti, ovunque e senza costi aggiuntivi.
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Le tecniche visuali sono quindi da perseguire, soprattutto per chi inizia, e possono accompagnare utilmente anche la ripresa di immagini fotografiche.
== Un confronto ==
== Un confronto ==

Versione delle 14:23, 31 mar 2007

Indice

La fotografia planetaria, oggi

Le tecniche di fotografia planetaria sono evolute lentamente nel tempo, ma per i non professionisti la vera rivoluzione è avvenuta all'inizio degli anni '90, con l'inizio delle riprese digitali, ovvero con la disponibilità a costi contenuti di camere di ripresa basate su sensori elettronici (CCD). Rispetto al settore professionale, ciò si è verificato con un ritardo limitato (circa 10 anni). L'evoluzione ha poi portato all'utilizzo di camere rapide e a basso costo, a partire dalle comuni webcam. Attualmente questo tipo di camere è quello più utilizzato e che fornisce facilmente i migliori risultati.

L'epoca delle immagini planetarie su pellicola ormai appartiene definitivamente al passato: il vantaggio di vedere in tempo reale l'aspetto del pianeta sullo schermo di un computer, potendo quindi regolare i parametri di ripresa; la riduzione drastica dei tempi di posa; la possibilità di combinare filtri in modo opportuno; l'accesso quasi contemporaneo a bande spettrali diverse, anche di là dello spettro visibile... sono i principali fattori (tra gli altri!) che hanno contribuito notevolmente a innalzare la qualità delle riprese e la loro utilizzazione anche per uno studio "serio". Oggi una qualunque sessione di ripresa in condizioni cattive produce senza difficoltà delle immagini che sono paragonabili alle migliori che potevano essere ottenute su pellicola in condizioni eccellenti, con un numero di tentativi non trascurabile, in un passato non lontano.

Per questi motivi, ci limiteremo in questa sede a dare qualche indicazione pratica sui vari aspetti delle immagini digitali. A causa della rapida evoluzione del mercato, non ci avventureremo a descrivere apparecchiature troppo specifiche, mentre sottolineeremo i principi di base, che come tali restano normalmente validi e possono essere usati come guida per ogni ulteriore approfondimento.

La fotografia sostituisce l'osservazione visuale?

All'inizio del nuovo millennio il numero di fotografie digitali pervenute alla Sezione Pianeti ha, per la prima volta, iniziato a superare il numero dei disegni. In pochi anni, le osservazioni visuali sono state ridotte a una piccola frazione dei contributi ricevuti. La facilità di ottenere belle immagini è sicuramente la causa di questa piccola rivoluzione.

Quando una tecnica può veramente "sostituire" un'altra? Certamente ciò accade se essa è capace di portare le stesse informazioni, eventualmente aggiungendone di nuove. Ciò vuol dire - ad esempio - che guardando le immagini moderne, dovremmo poterle confrontare con vecchi disegni, per identificare (e misurare) eventi o strutture simili: i contorni di una tempesta marziana, le frontiere delle bande di Giove o Saturno, l'entità della fase di Venere...

Purtroppo non è così! A causa di molte sottili ragioni (ad esempio: la diversa risposta spettrale della camera; le elaborazioni successive; la calibrazione dei colori; i filtri usati, ecc...) le immagini CCD non sono confrontabili (perlomeno in generale) con i disegni.

L'osservazione visuale resta quindi la sola ed unica fonte di informazione strettamente confrontabile con un corpus storico di osservazioni che risale nel passato per quasi due secoli. Abbandonare il visuale per la fotografia potrebbe voler dire spezzare quella continuità di registrazioni ottenute con un metodo omogeneo, che le rende così preziose. Per questo motivo, non abbandoniamo l'osservazione visuale.

Inoltre, l'osservazione visuale permette di prendere coscienza dei molteplici problemi e difficoltà strumentali, e di entrare in confidenza con i pianeti allo studio e le loro caratteristiche. Essa ha quindi uno scopo didattico ineguagliabile, essendo oltretutto disponibile a tutti, ovunque e senza costi aggiuntivi.

Le tecniche visuali sono quindi da perseguire, soprattutto per chi inizia, e possono accompagnare utilmente anche la ripresa di immagini fotografiche.

Un confronto

Anche nel settore delle camere digitali varie scelte sono possibili. Per chiarire un po' il discorso, possiamo passare in rassegna alcuni argomenti pro e contro le soluzioni più comuni.

La camera CCD ottimizzata per l'astronomia

Si tratta di una camera CCD nella quale il rumore

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