Mercurio: L'osservazione digitale

Da Sezione Pianeti UAI.

Come già detto nel caso delle osservazioni visuali, le migliori condizioni per l’osservazione di Mercurio di solito si verificano al crepuscolo (o all’alba), quando il Sole è appena tramontato (o sta per sorgere) e contemporaneamente il pianeta è abbastanza alto sull’orizzonte. In questo modo il seeing è ancora accettabile e il contrasto con il fondo cielo buono. L’alternativa sono le osservazioni diurne, più difficoltose per via della maggiore turbolenza atmosferica. In questo caso, per evitare che il pianeta sia soffocato dalla radiazione blu solare, diffusa dall’atmosfera terrestre, si può usare un filtro rosso o arancio (come il Wratten 23A o il W21), per aumentare il contrasto dei dettagli sul disco. Dato il piccolo diametro apparente, le riprese CCD dovranno essere fatte alla focale equivalente più lunga possibile (compatibilmente con il rumore di fondo), in modo da soddisfare il criterio di Nyquist (il disco di Airy fornito dall'obiettivo del telescopio deve occupare almeno due pixel del sensore CCD) ed avere sul sensore un disco di dimensioni accettabili. Una focale di 6-10 metri è un buon punto di partenza. Su questo pianeta è conveniente usare un filtro rosso o un IR-Pass per cercare di attenuare il più possibile la turbolenza atmosferica. Per fortuna Mercurio ruota sul proprio asse molto lentamente, quindi la durata dei filmati potrà essere anche di diversi minuti (10-15). In questo lasso di tempo la probabilità di catturare qualche buon frame aumenta considerevolmente.

Il programma osservativo digitale verte principalmente sull’osservazione dell’emisfero non ancora esplorato dalle sonde, per migliorare le mappe d’albedo del pianeta. Altri campi di ricerca classici per gli astrofili sono la misura della fase per la verifica del possibile effetto Schröeter inverso (la dicotomia serale si verifica in ritardo e quella mattutina in anticipo rispetto ai momenti previsti), lo studio dell’estensione anomala delle cuspidi, presenza di cuspidi tronche, calotte polari luminose, luminosità al lembo, macchie brillanti sul disco, aree chiare nella zona notturna del pianeta e irregolarità sul terminatore. Tutti questi fenomeni possono essere seguiti usando webcam e telecamere CCD.

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