Techiche visuali: Disegnare

Da Sezione Pianeti UAI.

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Normalmente l' osservazione si conclude con un disegno.
Normalmente l' osservazione si conclude con un disegno.
Questo non e' necessario logicamente - vi sono esperti che affidano al registratore la memoria di quanto osservato - tuttavia il disegno rappresenta la sintesi ideale, quanto meno per certi aspetti e importanti dell' osservazione.
Questo non e' necessario logicamente - vi sono esperti che affidano al registratore la memoria di quanto osservato - tuttavia il disegno rappresenta la sintesi ideale, quanto meno per certi aspetti e importanti dell' osservazione.
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Una rielaborazione del materiale raccolto, nel senso della esecuzione di un nuovo disegno definitivo, e' pratica frequente dell' osservatore planetario. Se effettuata immediatamente alla fine della sessione, questa ulteriore fase non pregiudica il lavoro, tutt' altro. A fronte di una improbabile modifica del dato raccolto vi sono gli evidenti vantaggi di un lavoro ordinato e perfettamente leggibile.
Una rielaborazione del materiale raccolto, nel senso della esecuzione di un nuovo disegno definitivo, e' pratica frequente dell' osservatore planetario. Se effettuata immediatamente alla fine della sessione, questa ulteriore fase non pregiudica il lavoro, tutt' altro. A fronte di una improbabile modifica del dato raccolto vi sono gli evidenti vantaggi di un lavoro ordinato e perfettamente leggibile.
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[[Immagine:Disegno2.jpg|right|frame|Un disegno schematico (esempio a sinistra) può essere in grado di trasmettere tutta l'informazione contenuta in un'esecuzione più realistica ma più complessa (a destra).
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[[Immagine:Disegno2.jpg|right|frame|Un disegno schematico (esempio a sinistra) può essere in grado di trasmettere tutta l'informazione contenuta in un'esecuzione più realistica ma più complessa (a destra).]]
E' nell' esecuzione di un disegno finale che emerge l' attitudine grafica.
E' nell' esecuzione di un disegno finale che emerge l' attitudine grafica.
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I disegnatori meno dotati troveranno piu' consono uno stile schematico, che pure puo' risultare altrettanto gradevole ed efficace nella sua pulita leggibilita'.
I disegnatori meno dotati troveranno piu' consono uno stile schematico, che pure puo' risultare altrettanto gradevole ed efficace nella sua pulita leggibilita'.
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== Cosa si intende per "Osservare" ==
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[[Category: Tecniche]]
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Vedere e disegnare non vuol dire ancora osservare.
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A parte che il disegno non esaurisce affatto la rilevazione dei dati, solo la redazione di un documento - l' osservazione appunto - conclude il lavoro dell' osservatore.
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Come ogni documento essa ha per contenuto minimo, oltre quello storico - il disegno ad esempio - l' indicazione della data, dell' ora, dell' autore e dello strumento utilizzato. E' bene ricordare che, come l' osservazione esce dalla sfera d' appartenenza dell' autore, nel senso che diviene pubblica, essa costituisce l' unica prova di se stessa e del suo contenuto.
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E come ogni prova viene valutata in molti modi. La ricchezza di informazioni, la coerenza interna e comparata, sono tutti elementi di giudizio che solo una presentazione accurata e completa permettono di trarre a ragion veduta.
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Se poi dall' osservazione si vuol trarre tutto il contenuto informativo - implicito ed esplicito - ecco che le notizie a corredo aumentano di pari passo col lavoro di elaborazione dell' autore stesso.
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Per questo motivo la Sezione ha predisposto una serie di moduli osservativi pre-stampati, i quali hanno anche una funzione mnemonica e di stimolo a trarre il massimo profitto dalla seduta.
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== Tempo Universale ==
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Salvo casi particolari, le misure di tempo nell' ambito che ci interessa non richiedono una particolare precisione.
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Anche un equipaggiamento minimo, un orologio da polso sincronizzato sul segnale orario radiotelevisivo o telefonico in grado di contenere entro 1 minuto lo scarto nelle 24 ore, e' sufficiente. Diversa questione e' quella del fuso orario.
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Poiche' le effemeridi sono date generalmente secondo una metrologia che corrisponde al Tempo Universale (UT) - o che vi si discosta ben poco - e' solo e soltanto ad esso che si deve fare riferimento.
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L' UT altro non e' che il tempo medio di Greenwich, che pertanto anticipa di 1 ora il tempo civile italiano (TMEC) e di 2 ore la nostra ora legale estiva (OL).
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Si ha quindi:
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UT = TMEC - 1h = OL - 2h
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Il Tempo Universale e' usato dagli osservatori di tutti i Paesi, cosa che permette l' immediato confronto delle osservazioni, e il loro inserimento in un ordine sequenziale univoco. L' uso dell' UT si riflette sul cambiamento di data, che come noto avviene alle ore 24 (dunque alle 01h TMEC o alle 02h OL): cio' richiede una certa attenzione, in quanto la data di un' osservazione e' quella del giorno in cui essa inizia.
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Per tutte queste ragioni puo' essere una buona idea quella di dedicare un cronometro con datario ad uso astronomico, regolarlo sull' UT e sincronizzarlo periodicamente su un segnale orario.
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Versione corrente delle 21:37, 5 mar 2007

Normalmente l' osservazione si conclude con un disegno. Questo non e' necessario logicamente - vi sono esperti che affidano al registratore la memoria di quanto osservato - tuttavia il disegno rappresenta la sintesi ideale, quanto meno per certi aspetti e importanti dell' osservazione. Praticita', confrontabilita', minimo ingombro, ne fanno il mezzo privilegiato per la registrazione dell' osservazione visuale.

L' esecuzione del disegno e' facilitata dall' attitudine per le arti grafiche, tuttavia e' dimostrato che impegno e applicazione possono migliorare enormemente le prestazioni. Evidentemente l' abilita' artistica e' cosa diversa dalla capacita' di osservare : quello che conta e' la quantita' e l' esattezza delle informazioni registrate, indipendentemente dalle qualita' estetiche del prodotto finale. Certo che quando le due cose si sommano, come e' avvenuto nel caso di grandi osservatori - valgano per tutti i nomi di Antoniadi, Maggini, Dollfus - i risultati sono a dir poco entusiasmanti.

I diversi stadi dell'esecuzione di un disegno: un bozzetto schematico (A) poi rifinito in (B) e (C), ed un esempio tecnicamente più complesso (D), sebbene analogo come contenuti.

Poche sono le regole per eseguire un disegno, quasi nessuna per eseguire un bel disegno. La questione e' tipicamente individuale. Seguendo una sequenza temporale, e' possibile individuare vari momenti e caratteristiche del lavoro. Dopo aver selezionato un ingrandimento medio-alto ottimale in relazione alla qualita' dell' immagine, e aver fuocheggiato con cura, e' necessario dedicare del tempo, tipicamente un quarto d' ora, all' esplorazione del disco, memorizzando una grande percentuale del particolari visibili.

Il passo successivo consiste nel mettere su carta i "capisaldi" dell' immagine, ovvero le configurazioni piu' rilevanti. Questa operazione deve essere fatta una volta per tuttte e in pochi minuti - massimo dieci - per evitare che la rotazione del pianeta in esame modifichi le posizioni rispetto al centro e al bordo del disco, che fanno da punti di riferimento. E' questa, si noti, l'ora del disegno.

Questa operazione fondamentale deve essere fatta con la massima accuratezza. Un tratto leggero sulla carta per mezzo di una matita medio morbida sara' sufficiente.

La fase successiva consiste nel precisare i contorni delle macchie, e nell' assegnar loro le appropriate intensita' relative. E' bene che questa operazione si svolga gradualmente, e con frequenti riscontri. Si noti che e' praticamente impossibile far risaltare le aree brillanti lavorando al telescopio: conviene registrarle mediante un netto contorno tratteggiato. Lo stile con cui si procede e' del tutto indifferente.

A questo punto il lavoro puo' anche esser concluso, se il seeing non consente ulteriori miglioramenti o se, com' e' a volte il caso di Marte, il pianeta non offre novita' rispetto alle osservazioni immediatamente precedenti. Altrimenti una ulteriore esplorazione del disco, magari con un ingrandimento superiore, servira' a precisare le inevitabili incertezze, ad aggiungere particolari piu' minuti, a ricontrollare l' opera nel suo insieme.

Si noti che e' molto difficile realizzare un buon disegno direttamente al telescopio: qualche breve sosta al tavolino per riordinare le idee e lavorare con maggior confort risulta spesso inevitabile. Una mezz' ora, di regola, e' sufficiente per realizzare un disegno anche piuttosto elaborato.

Col procedere del lavoro, specialmente se l' immagine e' complessa, avverra' purtroppo di constatare errori o inesattezze che non sempre sara' possibile correggere immediatamente, senza pregiudicare la leggibilita' del lavoro. In tal caso conviene aggiungere note, disegni parziali o quant' altro di utile.

Una rielaborazione del materiale raccolto, nel senso della esecuzione di un nuovo disegno definitivo, e' pratica frequente dell' osservatore planetario. Se effettuata immediatamente alla fine della sessione, questa ulteriore fase non pregiudica il lavoro, tutt' altro. A fronte di una improbabile modifica del dato raccolto vi sono gli evidenti vantaggi di un lavoro ordinato e perfettamente leggibile.

Un disegno schematico (esempio a sinistra) può essere in grado di trasmettere tutta l'informazione contenuta in un'esecuzione più realistica ma più complessa (a destra).

E' nell' esecuzione di un disegno finale che emerge l' attitudine grafica.

L' uso appropriato di matite di diversa gradazione e dello sfumino - un utilissimo ausilio per rendere omogeneo il tratto, per velare uniformemente il disco planetario su cui far risaltare con la gomma le plaghe brillanti, per riprodurre le sfumature piu' delicate - conferisce al disegno un piacevole aspetto realistico.

I disegnatori meno dotati troveranno piu' consono uno stile schematico, che pure puo' risultare altrettanto gradevole ed efficace nella sua pulita leggibilita'.

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