Venere: monitoraggio bolidi

Da Sezione Pianeti UAI.

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5,5-6,5             -24                   10                                   21
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Nel periodo attorno alla congiunzione inferiore, quando Venere passa fra la Terra e il Sole, il pianeta è alla minima distanza e rivolge l’emisfero in ombra verso la Terra. Si verificano quindi le migliori condizioni possibili per l’osservazione dei superbolidi dell’atmosfera di Venere. Naturalmente, sarà possibile osservare anche nei mesi precedenti e seguenti la congiunzione, quando il pianeta mostra una fase con almeno il 50% dell’emisfero in ombra. Le osservazioni possono essere condotte al crepuscolo quando Venere è ancora angolarmente lontana dal Sole, oppure in pieno giorno quando è vicina alla congiunzione (attenzione a non inquadrare il Sole per sbaglio!). La prossima congiunzione inferiore di Venere ci sarà il 13 gennaio 2006.
Nel periodo attorno alla congiunzione inferiore, quando Venere passa fra la Terra e il Sole, il pianeta è alla minima distanza e rivolge l’emisfero in ombra verso la Terra. Si verificano quindi le migliori condizioni possibili per l’osservazione dei superbolidi dell’atmosfera di Venere. Naturalmente, sarà possibile osservare anche nei mesi precedenti e seguenti la congiunzione, quando il pianeta mostra una fase con almeno il 50% dell’emisfero in ombra. Le osservazioni possono essere condotte al crepuscolo quando Venere è ancora angolarmente lontana dal Sole, oppure in pieno giorno quando è vicina alla congiunzione (attenzione a non inquadrare il Sole per sbaglio!). La prossima congiunzione inferiore di Venere ci sarà il 13 gennaio 2006.

Versione delle 15:53, 28 mar 2007

Lo studio delle meteore di Venere, o meglio dei superbolidi venusiani (vedi Tabella), può essere condotta anche da Terra tramite l’osservazione telescopica. Questo programma è discretamente impegnativo in termini di tempo ma può essere condotto dagli astrofili perché non richiede una strumentazione particolarmente sofisticata o costosa.

Log massa (kg) Magnitudine assoluta Magnitudine vista dalla Terra Intervallo medio fra 2 eventi (giorni)

3,5-4,5 -19 15 2 4,5-5,5 -22 12 9 5,5-6,5 -24 10 21 6,5-7,5 -27 7 183

|- | width="50%" | 3.5-4.5 | -19 | 15 | 2 |- | width="50%" | 4.5-5.5 | -22 | 12 | 9 |- | width="50%" | 5.5-6.5 | -24 | 10 | 21 |- | width="50%" | 6.5-7.5 | -27 | 7 | 183 |}

Nel periodo attorno alla congiunzione inferiore, quando Venere passa fra la Terra e il Sole, il pianeta è alla minima distanza e rivolge l’emisfero in ombra verso la Terra. Si verificano quindi le migliori condizioni possibili per l’osservazione dei superbolidi dell’atmosfera di Venere. Naturalmente, sarà possibile osservare anche nei mesi precedenti e seguenti la congiunzione, quando il pianeta mostra una fase con almeno il 50% dell’emisfero in ombra. Le osservazioni possono essere condotte al crepuscolo quando Venere è ancora angolarmente lontana dal Sole, oppure in pieno giorno quando è vicina alla congiunzione (attenzione a non inquadrare il Sole per sbaglio!). La prossima congiunzione inferiore di Venere ci sarà il 13 gennaio 2006. Il fenomeno dei bolidi/superbolidi venusiani sarà visibile come un puntino luminoso che si “accende” sull’emisfero oscuro del pianeta e sparisce in capo ad un secondo o meno. Per le osservazioni amatoriali sono necessari telescopi di almeno 20-25 centimetri di diametro, abbinati con una webcam o una telecamera CCD di buona sensibilità. La strategia di ricerca consiste nella riprese di filmati digitali a 10-15 frame per secondo, di cui analizzare le singole immagini alla ricerca dei bolidi. Se si osserva di giorno si può diminuire la luce del fondo cielo e attenuare la turbolenza atmosferica usando un filtro arancione chiaro come il Wratten n.21 o un rosso chiaro come il W23A. In questo modo sarà più facile scorgere i bolidi. Chiaramente il fenomeno è molto raro, ci si aspetta un bolide di magnitudine 7 ogni sei mesi, quindi per avere successo è necessario essere molto assidui (o molto fortunati!) nelle osservazioni. Va sottolineato però che gli intervalli di tempo medio fra un bolide e l’altro sono stimati in base al flusso meteorico terrestre, i valori reali potrebbero essere più elevati. Per evitare falsi allarmi, come i flash dei raggi cosmici sul sensore CCD che potrebbero essere scambiati per bolidi, conviene osservare con due strumenti distinti: solo se il sospetto bolide verrà registrato su entrambi i filmati nello stesso istante (e magari su più frame), si tratterà di un evento genuino. Per questo motivo il monitoraggio dei bolidi di Venere è un’attività più adatta ad un gruppo astrofili ben organizzato che per un singolo osservatore. Le campagne di osservazione amatoriale intraprese in passato (International Venus Watch) non hanno portato a risultati positivi, ma sono state svolte visualmente attorno alla metà degli anni ’90 del secolo scorso, senza l’ausilio dei moderni dispositivi di ripresa digitali. E’ giunto il momento di riprovarci.